Un corretto approccio nello studio e nella predicazione della Bibbia è contraddistinto da due aspetti:
1. In primo luogo, la comprensione del testo biblico nel suo contesto. Chi ha scritto/detto quelle parole e a chi? In che momento della storia? In che luogo? Quale messaggio specifico voleva trasmettere al suo destinatario?
2. In secondo luogo, l’applicazione del testo biblico oggi. Cosa insegna a me e a chi mi ascolta questo testo? In che modo posso applicarlo oggi? Come modifica i nostri pensieri, la nostra visione di Dio e della realtà, le nostre scelte?
E’ fondamentale che entrambi questi aspetti siano presenti nello studio e nella predicazione della Bibbia e che lo siano in questo ordine:
- una predicazione che si ferma al testo biblico potrà essere una “lezione” molto precisa dettagliata sulla Bibbia, ma non avrà impatto sulla vita di chi la ascolta
- una predicazione che trascuri la comprensione esatta del testo, potrebbe fornire applicazioni errate a chi le ascolta o applicazioni che, seppur corrette, non hanno l’appoggio del testo biblico.
Se predichiamo la Parola di Dio ci troviamo di fronte questi due mondi distinti: il mondo del testo biblico e il mondo di oggi. Il nostro compito è di comprendere questi due mondi nella loro specificità e costruire un ponte tra i due, per comunicare correttamente il messaggio del testo biblico applicandolo alla nostra vita e alla vita di chi ci ascolta.
Vedremo in un prossimo articolo la “chiave” per costruire questo ponte.
3 commenti
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26 dicembre 2009 a 10:38
Damion
Mi piace quello che dici sull’importanza di conoscere tutti e due “mondi”. Per me, un buon predicatore deve conoscere molto bene il mondo in cui viviamo per poter applicare bene la verità eterna della Bibbia.
Se no, purtroppo, non si capisce che c’entra il testo con il 2009…beh, ormai il 2010.
2 ottobre 2010 a 09:58
Giacomo
GRazie dell’opurtinità sia di leggere che di commentare.
Buona Idea, perchè abbiamo un bisogno estremo in Italia di buona predicazione.
Dobbiamo essere informati certamente il più possibile della società che ci circonda, senza che però diventi una fobia.
In realtà, la nostra prima responsabilità è conoscere bene il testo, le sue implicazioni e le apllicazioni per noi e coloro che ci stanno ascoltando.
Non dimentichiamo che stiamo studiando sulla PArola di Dio, nessuno più di lui conosce l’uomo. LA sua analisi non è alterata da ciò che l’uomo pensa dell’uomo.
Quindi informiamoci di tutto ciò che accade intorno a noi, ma preccupiamoci sopratutto di conoscere il testo che stiamo studiando e di predicarlo in modo che chi ascolta ne capisca la portata.
“Non predicare quello che pensi del testo biblico, predica il pensiero del testo biblico!”. Dio vi benedica. Giacomo Lerici
2 ottobre 2010 a 15:47
Andrea Aresca
Grazie per la tua precisazione, Giacomo.
Condivido pienamente quello che scrivi sulla Parola di Dio, che è attuale e utile OGGI perchè è la parola di chi ha creato e conosce il cuore dell’uomo.
Preciso solo che con il “mondo di oggi” intendo non solo la società in generale, ma in particolare il mondo delle persone che ci ascoltano: la loro vita di ogni giorno, le loro difficoltà, le loro sfide, i loro dubbi. Conoscere questo “mondo” ci può essere utile per spiegare la Parola di Dio in modo che possa essere applicata in modo specifico alla propria vita.